高達秋良・Valore e bellezza
La straordinaria semplicità di un intelletto rigoroso e impegnato, l’intelletto vivo e speciale di chi cerca e gode della conoscenza.
Una mente libera e potente, sempre pronta a ragionare al di fuori dagli schemi.
Un animo generoso, leale e onesto, combattivo e diretto fino ad essere tagliente e intransigente, ma gentile con gli umili e forte con i potenti – come pochi sanno essere.
Un uomo affascinato dalla bellezza e dal valore, partecipe e determinato nell’impegno a lasciare un mondo migliore per l’Umanità.
Ha amato l’Italia come una seconda patria e gliene siamo grati.
Ha amato la conoscenza e ha levigato ognuno come un diamante grezzo, per farne risplendere la luce al meglio del proprio potenziale.
Grazie, Koudate-san.
Incontrarla è stato un onore; per più d’uno una benedizione.
L’avventura di una vita
Il suo più ambizioso progetto è stato JMAC in Europa, ossia l’internazionalizzazione della cultura manageriale per le organizzazioni di impresa e per le società di uomini e professionisti.
Offrire idee, metodologie e strumenti concreti per generare sviluppo, crescita e lavoro: questo il sogno di un uomo buono, forte e benedetto dalla Grazia del Signore, dall’affetto della Sua famiglia, dalla stima di tanti professionisti e colleghi, dal calore e dalla simpatia degli amici.
Dal 1988 Akira Koudate ha riunito intorno a sé persone che hanno messo a fattor comune con grande affiatamento competenze, entusiasmo e volontà di collaborazione e costruzione fattiva di opportunità di lavoro e benessere.
Amava molto leggere, sentire la musica e conversare.
Amava i viaggi e li componeva “a mosaico” – come era solito dire – prendendo spunto dalle letture che gli tenevano compagnia e che divorava con eccezionale rapidità.
Nella sua libertà di persona colta, profonda e responsabile, Koudate ha proposto, promosso e difeso le proprie convinzioni, affrontando e lavorando con dedizione, gettando spesso il cuore oltre l’ostacolo.
Ha difeso sempre la possiibilità di diffondere il valore collaudato delle sue conoscenze, perché venissero messe a disposizione sempre più proficuamente per altri e per ulteriori generazioni.
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Torno a casa
A fine 2011 Koudate annunciò il suo ritiro dalla professione e il suo rientro a casa, in Giappone. Già all’inizio del 2012 ci mancava; oggi sentiamo il suo vuoto ancora più dolorosamente. Sappiamo che non lo vorrebbe e che ha lavorato perché facessimo tesoro del suo lascito e del suo esempio.
Un innovatore, pensatore e uomo di azione che – talora lottando contro i mulini a vento, ha anticipato il superamento delle frontiere nazionali, l’approccio ingegneristico alla qualità, le tecniche di gestione della progettazione, l’importanza dell’eco-sostenibilità e delle energie rinnovabili, le tecniche dedicate alle aziende che producono su commessa, le reti organizzative complesse, la gestione della conoscenza, l’arte in fabbrica, e molto altro.
Non sempre abbiamo saputo capirlo e talvolta la sua proposta era troppo in anticipo sui tempi, tanto da non saperlo ascoltare a pieno. Ma non si è mai arreso o sconfortato, nella straordinaria semplicità di un intelletto rigoroso e profondo, ha sempre conservato il proprio sorriso pieno di vita e di nuovo pensiero, affascinato dalla bellezza e dal valore, instancabile e acuto osservatore, sempre appassionato conversatore.
Hanno lavorato insieme per JMAC in Italia
e ci mancano entrambi.
Giuseppe Falda (sinistra) e Akira Koudate (destra)
Moltissimi amici
Il ricordo è presente, tutt’altro che mera nostalgia dei tempi passati.
Proposte, progetti, avventure di ricerca e di studio ne traggono viva ispirazione ogni giorno.
Magici momenti creativi.
Approfondimenti
Akira Koudate: tutto è compiuto
Giappone, dicembre 2018 – I nostri pensieri accompagnano con grandissimo affetto l’ultimo viaggio di un uomo che ha mostrato a tanti con sorriso, coraggio e perseveranza, il valore e la bellezza della vita.
Trenta candeline per JMAC Europe
Un anniversario speciale per JMAC Europe. Grazie a tutti coloro che la vivono e contribuiscono a tramandarne la specialità
VRP – Variety Reduction Program
Milano, Agosto 2018 – La diversificazione di prodotto è “cosa buona”, ma talora porta con sé un vizio di varietà non necessaria, che compromette la gestione dei costi, della produzione, della logistica e della qualità. Ecco la proposta di JMAC.